Speranza: tutti i suoi significati

La speranza nelle parole dei volontari e delle volontarie

L’uomo è stato descritto in molti modi: “animale che ha la ragione”, “animale sociale”, “lupo per l’altro uomo”, “esser-ci”… Tutte, anche quelle meno lusinghiere, colgono e dicono qualcosa di noi. Chissà se qualcuno si troverebbe d’accordo a definire l’uomo come un “essere sperante”. La speranza infatti è costitutiva: ciascuno di noi spera. E se non lo fa, allora è un di-sperato.

La speranza non riguarda un futuro inattingibile, ma il presente su cui si può incidere; non si arrende al dato di realtà, ma ci suggerisce sempre la possibilità di poterlo cambiare, trasformare, migliorare; non si riduce a un mero calcolo previsionale, a una operazione puramente intellettualistica, ma coinvolge anche il cuore e i nostri sentimenti; non rimane confinata nell’ambito del ragionamento, ma si esprime attraverso azioni concrete.

Per questo, anche di fronte alle prodezze dell’”intelligenza artificiale” e a sistemi sempre più sofisticati che sembrano pensare come noi e anzi meglio di noi, difficilmente (credo) si potrà arrivare a sviluppare una “speranza artificiale”: la speranza è naturale, pienamente umana e forse troppo umana per essere codificata in un algoritmo. E come tale va custodita: perderla significherebbe ridursi ad automi, a macchine “programmabili”, prive di libertà, che si muovono per inerzia e vivono nella rassegnazione.

Dunque, speriamo e impariamo a sperare cose sempre più grandi!

Edoardo, volontario

Alla mensa dell’Antoniano, dove si incontrano persone in difficoltà di vario tipo, capita di scorgere segni di speranza.

Li vediamo nei beneficiari che, quando ricevono il pranzo, ringraziano calorosamente; in coloro che mangiano sempre tutto e se ne vanno con un sorriso; in chi arriva addirittura a ringraziare noi volontari per il lavoro che svolgiamo ogni giorno; in chi si ricorda dei nostri nomi e ci saluta con affetto.

In situazioni difficili, è facile cedere alla disperazione e alla rabbia. Ma la foresta che cresce intorno al fragore di questi alberi che cadono è il segno che possiamo continuare a sperare. Dare un pasto a due-trecento persone al giorno non cambia il mondo, ma aiuta chi ci è vicino a tirare avanti, sperando di svegliarsi la mattina seguente e di scorgere un raggio di sole.

Michele, volontario

Speranza è la libertà di pensare che domani possa essere meglio di oggi. È una grande libertà perché purtroppo, per molti, il domani si presenta, se non peggio, come l’oggi.

Se noi contribuiamo ad un domani migliore, ecco, avremo costruito un po’ di speranza.

Una volontaria

La speranza vista con gli occhi dei bambini e delle bambine del Centro Terapeutico

🌈 Speranza è un arcobaleno pieno di colori. 

🦋 È una farfalla che vola libera nel cielo. 

☀️ È un giorno di sole, che ti fa correre felice nel prato. 

🌱☂️ La speranza è anche un fiore che nasce nel terreno più arido, la discesa che arriva dopo ogni salita, una pioggia di colori che, piano piano, si fanno più caldi. 

Sono i disegni dei bambini e delle bambine del Centro Terapeutico di Antoniano.
L’ultimo è nato dall’incontro tra un bambino e il dott. Alessandro Fiore, logopedista del Centro, che cammina al suo fianco ogni giorno.

La speranza nelle parole di N.A.I.P, cantautore

La speranza raccontata dai partecipanti dei Laboratori Migranti

 

“Tutto è possibile se noi abbiamo la fede.” – A.

“Per me la speranza è vita, sole, famiglia.” – S.

“Per me la speranza è mia madre, perché lei si chiama Amal, che in arabo vuol dire speranza.” – B.

“Per me la speranza è quando Dio mi ascolta.” – M.

“Per me la speranza è che tutti vivono di pace.” – A.

“Un estado de ánimo que surge en mi deseo surgir salir adelante aprender mucho sobre todo el idioma italiano si me hace un poco dificultoso pero no dificil y tengo la speranza de aprender con la ayuda que me dan y la de Dios. (Uno stato d’animo che nasce con il mio desiderio di andare avanti e imparare molto, soprattutto nel voler imparare l’italiano.
Impararlo è un po’ difficile, ma non così tanto. Spero di poterlo imparare con l’aiuto che mi viene dato e quello del Signore.)” – T.

 
Laboratori Migranti

#ParoleBuoneComeilPane