La cura del prossimo ai tempi del Covid19
“I volontari sono il punto di contatto con una vasta umanità”. Te lo racconta il responsabile dei volontari di AntonianoLa cura del prossimo ai tempi del Covid19
“I volontari sono il punto di contatto con una vasta umanità”. Te lo racconta il responsabile dei volontari di AntonianoSono stati la nostra guida, i volontari.
Spesso alla televisione sentiamo parlare di chi ha lottato in prima linea nei mesi più difficili ma raramente vengono citati loro. Sono persone che decidono di donare il loro tempo libero per prendersi cura del prossimo in difficoltà.
Anche loro hanno avuto un iniziale momento di smarrimento ma hanno saputo riorganizzarsi, adattandosi velocemente al nuovo contesto. Non solo donatori di tempo ma vere e proprie risorse umane.
Una mano tesa ad aiutare l’altro
Penso a quanto accaduto in Antoniano: i primi mesi del 2020 abbiamo immediatamente bloccato ogni attività che li coinvolgesse. “Noi ci siamo, vogliamo aiutare” ci dicevano, nonostante i rischi. In questo preciso contesto sono stati loro il nostro motore, quelli che ci hanno dato il coraggio di andare avanti, trovando un nuovo modo di esserci comunque per chi aveva bisogno.
Ho chiesto ad Alessandro P., responsabile dei volontari di Antoniano, perché proprio il volontario ha avuto questo coraggio prima di noi. La risposta è stata semplice: il volontario dona il suo tempo libero perché ci crede, crede fortemente nella causa ed è fuori da ogni schema. Se questo pensare fuori dagli schemi in tempi normali andava quasi frenato, in un periodo strano e nuovo come questo, è stato un punto di forza.
La centralità nel ruolo del volontario
“Non credo che la figura del volontario sia cambiata in questo ultimo anno a causa dell’emergenza sanitaria ma credo che abbia finalmente preso coscienza della centralità del suo ruolo e, con lui, le varie associazioni del terzo settore”, mi ha spiegato Alessandro P.
Alessandro è arrivato da poco in Antoniano, alcuni mesi fa, ma ha molta esperienza nel lavoro con i volontari. Mi ha spiegato molte cose, davvero interessanti sulla figura centrale del volontario, oggi più che mai.
In Antoniano, nel mio piccolo, ne ho conosciuti molti e ho sempre avuto una profonda stima nei loro confronti. C’è chi arriva di corsa in pausa pranzo dal lavoro per servire il pasto a chi ha bisogno e poi torna in ufficio, c’è chi stacca la sera e viene qui a giocare con i bimbi o a insegnare loro tante cose, ci sono poi pensionati che dedicano il loro tempo al prossimo, adattandosi a qualsiasi tipo di attività.
Alessandro, alla fine della nostra chiacchierata mi ha detto: “lavorare con i volontari per me è stato molto prezioso. Mi ha messo in contatto con una vasta umanità che mi ha trasmesso e mi ha cresciuto molto più di quanto non abbiano fatto mille viaggi”.
Un grazie speciale a tutti i volontari
Quindi grazie ai volontari di tutte le realtà, grazie per il vostro tempo, per la vostra voglia di creare, di mettervi in gioco. Grazie per il vostro pensare “fuori dagli schemi”.
Mi sento di dare un grazie ancora più speciale ai 225 volontari di Antoniano che nel 2020 ci sono stati, nonostante tutto. Il vostro coraggio ci ha dato la forza di andare avanti.