Una coperta e un sorriso

Settembre non fa in tempo a finire che il primo fresco inizia ad arrivare, se per molti sono solo discorsi da mezze stagioni scomparse, per altre persone l’aria che cambia e la pioggia che arriva, sono problemi seri.

Oggi alle 10 al servizio guardaroba è arrivato N., ha bisogno solo di una coperta perché nel week end al parco gliel’hanno rubata, e anche se di giorno fa ancora caldo, di notte il freddo inizia a penetrare nelle ossa. Lo conferma la sua faccia che, per quanto stanca, non avevo mai visto così tirata.

Dopo dieci minuti entra C. che ha da poco dovuto lasciare il dormitorio, lui invece ha già la coperta con il sacco a pelo, ma chiede dei vestiti più pesanti perché con sé ha solo pantaloncini e canottiere. A seguire arriva il piccolo A. a chiedere una coperta, io sono preoccupato perché non sono sicuro di averla. Lui non si accorge della mia preoccupazione e con un sorriso cortese aspetta che io faccia qualcosa.

Mi assento un attimo per andare a cercarla e per fortuna riesco a trovarla nell’ultimo scatolone. Avevo quasi perso le speranze. Quando gliela porgo, A. mi guarda con gli occhi lucidi dall’emozione e mi dice grazie accennando ad un sorriso.

Dopo che se n’è andato, ho passato tutto il pomeriggio a pensarci. Ero felice e rilassato, non è per il sole piacevole o la prima ombra che rinfresca ma per quegli occhi lucidi e quel sorriso che mi hanno riempito il cuore di gioia.

Ha ragione chi dice “Non ci sono più le mezze stagioni” e ora che la stagione del freddo si avvicina e che il tempo cambia repentino, abbiamo sempre bisogno di persone che continuino ad aiutarci e a starci vicino.

Vedere quel sorriso timido ma sincero di sta solo aspettando una coperta mi rende davvero felice.