Alla scoperta dello spirito natalizio

Riscoprire lo spirito natalizio

Vorrei raccontarti una storia che ci riguarda da vicino. Ne sono protagoniste delle giovani studentesse universitarie di UNIBO. Che hanno messo in piedi un progetto da 110 e Lode. Marta Lucci, studentessa che fa parte del gruppo che ha aderito al progetto (insieme a Lucrezia Cardone, Sara Pontelli, Livia Martino, Silvia Gobitti, Alessia Frassine), ci racconta di “Bab_BO arriva in città “, iniziativa del corso di Laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa – COMPASS, realizzata in collaborazione con UNIBO e Antoniano.

“Come studenti universitari stiamo facendo un progetto di marketing sociale. La richiesta era fare qualcosa per attuare un cambiamento in città. Abbiamo iniziato contattando diverse associazioni e alla fine ci hanno risposto i volontari dell’Associazione Antoniano Onlus, che si occupa di aiutare persone e famiglie in difficoltà. Loro hanno una serie di nominativi di famiglie italiane e di rifugiati politici a cui danno sostegno.” – racconta Marta – “Grazie allo spazio che ci ha messo a disposizione il Mercato ritrovato di Bologna abbiamo promosso una raccolta di beni, tra cui giocattoli, libri e abiti usati in buone condizioni, che abbiamo poi impacchettato con l’aiuto di bambini che ci hanno portato i loro giocattoli. Li abbiano consegnati in parte il 10 dicembre in occasione della Festa di Natale per i Rifugiati politici e il resto durante la cena di Natale della mensa dell’associazione”.

Il progetto di solidarietà arriva nelle scuole.

Dalla “strada” il progetto è arrivato anche nelle scuole bolognesi.

“Lavoriamo con i bambini delle elementari. Scopo dei nostri interventi è spiegare ai più piccoli cos’è la solidarietà. E raccontare loro che a Natale ci sono dei bambini che, al contrario di loro, non avranno regali sotto l’albero e non riceverebbero giocattoli. Chiediamo agli alunni che incontriamo di aiutarci e fare la loro parte, donando un loro giocattolo, qualcosa a cui magari tengono, per fare la felicità di un altro bambino”.

Il progetto, sia al Mercato Ritrovato di Bologna sia nelle scuole, ha ottenuto un grande successo. A dimostrazione che la voglia di cambiare è molta. Così come la volontà di poter dare una mano a chi è meno fortunato e ha più bisogno soprattutto in un periodo come quello delle feste di fine anno.

Marta spiega il progetto nelle scuole

“Abbiamo raccolto molte cose sia al mercato sia nelle scuole. Nel mercato molte persone sono state contente del progetto e ci hanno chiesto se il progetto fosse continuato in seguito. O se nel caso potevano portare oggetti da donare in Antoniano. Ha riscontrato tanto successo anche perché molte persone erano felici di sapere dove andassero a finire i loro doni, cosa della quale, ad esempio, non sono sicure quando mettono vestiti o altro nelle campane di raccolta di abiti usati.” Prosegue Marta con entusiasmo.
“Al mercato abbiamo raccolto più di 350 oggetti tra abiti, giocattoli, libri e altri oggetti. E nelle scuole una cinquantina di giochi e libri da donare”.

Il progetto universitario è terminato a dicembre. Era stato pensato proprio in occasione del Natale. Ed è stato un grande successo. Ma il gruppo di studentesse universitarie ha tentato di farlo entrare nelle scuole proprio come programma didattico, sempre in collaborazione con Antoniano.
Quindi l’esperienza potrebbe continuare perché la solidarietà deve essere contagiosa. E deve diffondersi a macchia d’olio.

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