Fidati del cuore
Il messaggio di Fra Giampaolo sull'amoreUna lettura speciale
Tra i tanti qualcuno non lo si scorda, è più speciale degli altri. Tra i miei libri, il Piccolo Principe ha un posto particolare. La prima volta lo lessi quando ero adolescente, in quell’età in cui niente sembra impossibile. Quel libro sapeva tanto di buono e continua ad avere un buon sapore. Il sapore degli eventi speciali, di rendere possibile tutto ciò che conta veramente. Legami che liberano e rendono ogni attimo, inaspettatamente, un patrimonio a cui è impossibile rinunciare.
La forza dell’amore
Se penso all’amore penso proprio a questo, a qualcosa che nutre la parte più essenziale di ognuno. È l’incrocio di legami fortissimi con la libertà più autentica, quella che fa stare bene; l’incrocio di fragilità ed energia, dei sogni con la quotidianità. Se ci si accontenta degli occhi, qualcosa sfugge, non si vede tutto e, soprattutto, qualcosa va perso. C’è bisogno del cuore. Sarebbe bello se imparassimo a fidarci del cuore, luogo delle sintesi inattese, della creatività più innovativa. Il cuore è il luogo del futuro più importante, e lì dove si schiudono orizzonti mai immaginati, dove l’impossibile diventa reale. Sfoglio il giornale di un giorno qualsiasi, penso a una giornata come tante altre e mi chiedo come sarebbe se ci fosse anche, o soprattutto, il “cuore“.
C’è bisogno di cuore
Il cuore sul tema dei vaccini, sulla questione dei profughi a Lipa, sul barcone alla deriva nel mediterraneo, sul clima, sulla crisi politica, su Roberta, sull’assassino di Roberta, ma anche su chi abita nella stessa casa, sulla stessa scala, su chi mi ha donato la vita, su chi è senza lavoro, su chi è innamorato, su chi è troppo solo … Alla fine mi dico che sarebbe bello fidarsi di più del cuore per riconoscere il senso di ogni istante, di ogni processo che iniziamo, di ogni volto che incrociamo. L’amore non sarà solo degli innamorati, ma di chiunque desideri non rinunciare al meglio di ogni qui e ora.