Ibrahima: dall’accoglienza alla condivisione di un nuovo inizio

Ibrahima: dall’accoglienza alla condivisione di un nuovo inizio

In francese c’è una parola che incarna un concetto universale, “partager”.
Ce lo ha insegnato Ibrahima, un ragazzo di 27 anni. Quando gli abbiamo chiesto cos’è per lui l’accoglienza, ha risposto: “partager”, condividere. Il gesto più nobile che possiamo fare per gli altri e che ci permette di vivere in pace insieme.

Lo ha imparato sulla sua pelle da quando nel 2019, qualche anno dopo essere arrivato in Italia, il suo cammino lo ha condotto in Antoniano.

L’arrivo in Antoniano e l’inserimento nei progetti di accoglienza

Ricorda ancora chi lo ha accolto e accompagnato fin da subito in questo lungo percorso.
Marta, Caterina, Silvia ed Emanuelaoperatrici dell’area sociale – mi hanno aiutato molto”, dice mentre i suoi occhi cercano il loro sguardo rassicurante.

Tutte loro sono state al suo fianco prima nel progetto SAI, poi in Housing Led, ma è la sua grande curiosità che gli ha permesso in poco tempo di imparare una lingua nuova, trovare un lavoro stabile e sentirsi parte di un’altra comunità, lontana da casa.
Di Ibrahima mi colpisce che chiede sempre il significato e il modo corretto di pronunciare una parola” racconta Emanuela, sorridendogli.

Un grande sogno: trovare una casa

Da quel 2019, la sua vita è cambiata tanto, ma il sogno più grande è stato anche il più difficile da realizzare: trovare una casa in cui immaginare una vita felice.

Ibrahima ha trovato per tanto tempo accoglienza nella Comunità Missionaria di Villaregia. Quando racconta la sua vita lì, dice “Siamo come una famiglia” e i suoi occhi si fanno più sereni.
Ma il sogno di una casa sua è sempre stato forte nel suo cuore. “Se avrò una casa, tutto andrà bene”, dice con parole piene di speranza.

I suoi occhi raccontano il suo vissuto e le sue emozioni. È Silvia a notarlo: “I tuoi occhi sono cambiati, sono tornati a essere sorridenti”, dice con dolcezza.

La notizia più bella

Oggi, dopo più di due anni di lunga ricerca, è arrivata la notizia più bella: Ibrahima ha trovato casa ed è finalmente pronto a vivere una vita felice, in cui c’è spazio per una famiglia.

Non è stato facile. La strada è stata lunga e la ricerca per molto tempo si è conclusa con un secco “no”, mettendolo spesso a dura prova. Così come accade a tante e a tanti che ogni giorno faticano a trovare un luogo in cui sentirsi a casa.

Per Ibrahima, alla fine, tutto è andato bene, proprio come aveva sempre immaginato. Ma le persone che attendono il loro lieto fine sono ancora tante.