Ritornare in sicurezza
Alcuni, inizialmente avevano timore, ci dicevano: “ma, non lo so, abbiamo un po’ paura di metterci in contesti al chiuso”. Era comprensibile, dopo mesi così difficili in molti sentivano il bisogno di essere rassicurati.
Dopo aver spiegato che i tavoli sarebbero stati distanziati e che ogni famiglia avrebbe avuto il suo, in molti sono tornati: con un po’ di timore, ma anche con tanta felicità. C’erano famiglie che dopo mesi passati in casa, non vedevano l’ora di tornare e famiglie che ci hanno chiesto di essere avvisate quando c’era un tavolo libero.
La bellezza di rincontrarsi
Nonostante la paura dei mesi passati, soprattutto per i figli, li abbiamo visti carichi di entusiasmo. Si sono fatti proprio coinvolgere, sia negli applausi allo chef, che nel raccontarsi e condividere momenti spensierati. Ho avvertito il bisogno che avevano di essere con noi in mensa e li abbiamo visti tanto contenti di ritrovare un po’ di normalità.
Le difficoltà però continuano
La situazione per molti di loro però, non è facile. Tante persone hanno perso il lavoro, anche quelle con l’impiego più stabile, e senza un lavoro è stato difficile affrontare il periodo di quarantena ed è altrettanto complesso poter ricominciare.
In molti ci hanno raccontato che per tanti ragazzi la scuola da remoto è stata un’esperienza positiva, ma con diverse difficoltà. Alcuni per esempio non avendo un computer facevano fatica a seguire le lezioni. Inoltre, la mancanza di un confronto diretto con i compagni e con gli insegnanti ha inciso negativamente sul rendimento di alcuni che sono rimasti indietro e si sono trovati a dover recuperare. Questo problema si è verificato soprattutto per i ragazzi e ragazze di origine straniera che non possono contare su un aiuto adeguato da parte dei genitori.
Tornare in mensa per alcuni è un po’ come tornare a casa.
Per concludere, malgrado tutte le difficoltà, la cosa che ogni volta ci colpisce è che durante la mensa serale le preoccupazioni sembrano svanire e si lascia spazio alla felicità. La felicità di ritornare a vivere, di ripartire, di rivedere dei volti familiari, delle facce amiche a cui confidare ogni problema. È come se in quelle due ore il tempo si fermasse e lasciasse spazio alla gioia: la stessa gioia di chi torna a casa dopo tanto tempo.