Le storie di Operazione Pane

Storie di ripartenza, storie di difficoltà, storie di vita

Operazione Pane

Operazione Pane è la campagna di Antoniano che sostiene le mense francescane in tutta Italia (più una ad Aleppo) che ogni giorno mettono in tavola migliaia di pasti per chi non ha da mangiare.

Loredana

Loredana ha 45 anni ed è nata in un paesino vicino Sassari. Già da giovane lascia la Sardegna e si trasferisce a Bologna in cerca di un lavoro. Qui inizia una nuova vita, si sposa e ha tre bambini: Francesca, Samuele ed Elisa, la più piccola. Dopo qualche anno di matrimonio, Loredana e il marito si separano.

In poco tempo la vita di Loredana precipita. Senza un lavoro stabile e senza l’aiuto del marito crescere tre figli è molto difficile.

Un giorno, qualche anno fa, Loredana scopre da un amico che all’Antoniano c’è una mensa che tutti i lunedì sera accoglie tante famiglie in difficoltà per cenare insieme e passare qualche ora in compagnia, lontano dai problemi e dalle difficoltà.

Da quel giorno, ogni lunedì, Loredana viene a mangiare alla mensa dell’Antoniano. Qui può trovare tante altre mamme come lei, spesso sole e in situazioni difficili, e lì, assieme a loro, davanti a un pasto caldo, può trovare conforto e amore. Questi ultimi mesi sono stati ancora più difficili e anche i piccoli ostacoli sembrano insormontabili.

Loredana ama la cucina e la musica italiana, soprattutto le canzoni di Renato Zero. Le piacerebbe tanto andare ad un suo concerto, ma i biglietti sono molto cari e non può permetterseli. Il desiderio più grande di Loredana è che i suoi figli crescano sereni e felici nella vita. Francesca, la figlia maggiore, è bravissima a cucinare e ama preparare i dolci. Loredana spera tanto che riesca a trovare lavoro come pasticciera

Selouen

Seluen ha 24 anni, è nato in Sardegna da mamma e papà tunisini. La sua vita non è mai stata semplice: il papà se ne è andato quando Seluen era ancora piccolo, e la mamma ha dovuto crescere tre figli da sola, in mezzo a tante difficoltà.

A 18 anni Seluen decide di abbandonare la Sardegna per trasferirsi a Torino, alla ricerca di un lavoro e di una nuova vita. Dopo poco tempo trova lavoro in un negozio di scarpe: Seluen è felice, il lavoro gli piace, finalmente pensa di aver trovato la sua strada. Dopo pochi mesi però, il contratto finisce e Seluen perde il lavoro. Si vergogna di raccontarlo alla sua mamma, era così felice di renderla fiera di lui. Così non dice nulla a casa.

Continua a cercare ma non trova un nuovo impiego. Senza un lavoro, non può più pagare l’affitto di casa, rimane solo e in cerca di un appoggio dorme per alcuni giorni in strada. Quei giorni, però, diventano mesi.

Un giorno conosce Fra Davide, che lo accoglie nella mensa di Torino. Lì Seluen può mangiare al caldo, lontano dalla strada. Oggi Seluen aiuta ogni giorno a servire il pranzo in mensa, ha una piccola stanza nel convento di Torino dove può dormire al sicuro.

Il suo sogno sarebbe quello di lavorare di nuovo in un negozio di scarpe, per rendere di nuovo la sua mamma orgogliosa di lui.

Marco

Marco ha 48 anni e vive a Palermo. Per tutta la vita ha sempre lavorato come agente immobiliare, ma poi, un giorno, l’agenzia dove lavorava ha chiuso e Marco ha perso il lavoro. All’improvviso il mutuo, le bollette, e perfino le piccole spese di ogni giorno diventano difficili da sostenere.
Marco continua a cercare un nuovo lavoro, ma alla sua età è davvero difficile, e nonostante i tanti colloqui sostenuti, non trova nulla. Senza una famiglia vicina e senza un lavoro, Marco inizia a sentirsi molto solo e senza via di uscita. Le giornate trascorrono lente e spesso senza nulla da mangiare. Un giorno, un amico gli parla della mensa della Gancia, a Palermo. Gli dice che lì, ogni domenica, i frati preparano il pranzo per chi ha fame e non ha un posto dove mangiare, e poi ci sono tanti volontari che organizzano attività per chi è solo e in cerca di compagnia.
Marco comincia a frequentare la mensa e lì incontra fra Michele, che gli è accanto e lo aiuta a superare le difficoltà di ogni giorno. Oggi Marco, grazie all’aiuto dei frati e dei volontari della mensa, ha iniziato a sentirsi più sicuro e meno solo, ed è alla ricerca di un nuovo lavoro così da ritrovare la speranza di una vita diversa.

Anche tu se vuoi, puoi aiutarli a ricominciare.