Una mostra per Enzo Dondi

Posticipata a data da destinarsi

La mostra è posticipata a data da destinarsi.

Sarà nostra cura comunicare la nuova data.

Antoniano è lieta di ospitare la mostra “Opere grafiche e pittoriche di Enzo Dondi”. La mostra, che ospita oltre 70 opere dell’artista, si terrà presso la sala mostre di Antoniano in Via Guinizelli 3 da sabato 14 a domenica 22 marzo. L’orario di apertura sarà dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12 e dalle 16 alle 18. La domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

Durante la mostra sarà possibile acquistare le opere dell’artista o fare una donazione a sostegno di Operazione Pane, l’iniziativa  promossa da Antoniano per donare pasti a chi vive in povertà.

Chi è Enzo Dondi?

ENZO DONDI (1919-1997), pittore e grafico nato a Tivoli (Roma) e morto a Bologna. Conseguita la maturità artistica, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna; allievo di Pompilio Mandelli, di Paolo Manaresi e di Lea Colliva. È stato assistente di Annovi al Liceo Artistico di Bologna. Docente di Storia dell’Arte e Pittura per i Corsi di Formazione Adulti del Comune di Bologna

La carriera artistica di Enzo Dondi

La vicenda pittorica di Enzo Dondi inizia negli anni cinquanta quando, completata la formazione artistica, si affaccia al giudizio del pubblico e della critica, al confronto coi colleghi artisti. Il clima di quegli anni era vario per la presenza di diverse correnti spesso in dura contrapposizione tra di loro. Dondi, pure collocato nell’area naturalista non seguì una particolare corrente ma fu sensibile alla moderna arte italiana, al postimpressionismo, al fauvismo, sviluppando una sua riconoscibile maniera. Imparò a scavare nel soggetto scoprendone il nucleo essenziale e operando quella sintesi che conduce alla raffigurazione pulita e sobria, dove le forze si stemperano in sensazioni e si congiungono con le idee.

Cosa dicono di lui

Il suo stile fino ai primi anni ottanta ha avuto un andamento lineare nella tendenza a stemperare le immagini nella materia e nel colore.
In tempi successivi è riaffiorato un altro aspetto della sua personalità. Il segno è tornato a farsi corposo e il tratto più concitato, colori e timbri si sono fatti materia e gesto. È come se intenzioni rimaste sospese in anni lontani venissero riprese, ma la freschezza di una ispirazione vivace è sempre quella dei primi tempi cosicché il suo lavoro rimane concatenato pure nelle variazioni d’intendimenti e temi al punto che i motivi ricorrenti si richiamano a vicenda e si fondono come avviene per la vicenda dei cartocci e dei gabbiani: le pieghe astratte della carta evocano il moto delle ali piumate e viceversa: bellezza dell’instabilità.

Arrigo Grazia

Un pensiero su Enzo Dondi lo ha espresso anche Fra Giampaolo, il direttore di Antoniano.

Quando la signora Maria Polo mi ha parlato del suo desiderio di organizzare una mostra in ricordo di suo marito per aiutare le opere di carità di noi frati francescani, le ho subito detto che l’Antoniano sarebbe stato felice di aiutarla a realizzare questo evento. Questa mostra ha un duplice valore: invita voi tutti a venire all’Antoniano per scegliere un bel quadro da appendere nelle vostre case e sostiene il lavoro che cerchiamo di fare ogni giorno per chi non ha nulla.

Ringrazio quindi di cuore Maria per la generosità, l’amore e il grande lavoro fatto.

Fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano