Operazione pane in Ucraina

Al fianco di chi ha più bisogno

Operazione pane in Ucraina

Al fianco di chi ha più bisogno
Frate Ucraina

Il 24 febbraio 2022 è un giorno che non scorderemo mai, i giornali riportano notizie che sembrano appartenere a un tempo lontano, la Russia invade l’Ucraina. Missili su Kiev, carro armati all’ingressi Lviv, lunghe file di civili che scappano, chissà cosa hanno scelto di portarsi con sé.

Il nostro pensiero va a loro, alle migliaia di famiglie, ai bambini ricoverati negli ospedali, ai papà ucraini e russi costretti a lasciare le loro famiglie per combattere una guerra che non hanno scelto.

Fra Giampaolo Cavalli

Compila il modulo qui sotto con i tuoi dati e continua a leggere il pensiero di pace di Fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano.

Gli aggiornamenti di Operazione Pane

27/05/2022

Il racconto di Fra Faustino e il sostegno alle famiglie Ucraine

Qui sotto potrai vedere e ascoltare la voce delle famiglie accolte da fra Faustino nel Convento di Operazione Pane a Bordighera, di cui hai già letto i nostri aggiornamenti qualche settimana fa

06/05/2022

Il secondo viaggio a Leopoli

La mattina del 6 maggio Fra Etjen con un gruppo di volontari sono partiti per l’Ucraina per la seconda volta con lo stesso obiettivo: portare beni di prima necessità alle persone che hanno perso tutto, ospitate presso i conventi di Operazione Pane.

Mappa Viaggio

La mappa del lungo viaggio di fra Etjen da Bologna a Leopoli con le tappe intermedie di Lezasjk e Sudova

Beni di necessità per le famiglie

Diversamente dal primo viaggio in cui a partire era un solo pulmino, per il secondo convoglio umanitario a partire sono stati 3 i mezzi carichi di beni di prima necessità per le famiglie in fuga dalla guerra. Dopo le tappe di Lezasjk e Sudova, fra Etjen con i volontari sono arrivati a Leopoli dove sono stati accolti nel convento di San Giuseppe delle Suore Benedettine da Suor Chiara e Suor Maria.

Viaggio a Leopoli

Nella foto Etjen (sulla sx) insieme ai volontari e ai frati che lo hanno accompagnato in Ucraina, in compagnia di Suor Chiara e Suor Maria che li hanno accolti a Leopoli.

Il convento di San Giuseppe

Nel convento di San Giuseppe sono attualmente accolte 96 persone. Suor Maria ha raccontato che queste persone si sono organizzate molto bene: le mamme si danno molto da fare e si occupano soprattutto dei bambini che stanno riscontrando molteplici difficoltà, in particolare gli adolescenti che fanno fatica a riprendersi da quello che hanno vissuto.

Molte famiglie fanno ancora tanta fatica ad integrarsi perché il dolore è ancora molto forte. Dalle finestre vedono i carri armati girare, sentono gli spari, assistono ai combattimenti: qualcosa che sembra impossibile.

Da Leopoli a Sudova

Una volta scaricati tutti i beni di prima necessità, fra Etjen con i volontari sono tornati a Sudova prima di ripartire per l’Italia, dove hanno incontrato fra Kostantin, un frate di servizio a Biella ma rimasto bloccato in Ucraina a causa della guerra.

Lo hanno riportato con loro in Italia e durante il viaggio ha raccontato dei primi mesi di guerra vissuti in prima persona. Qui sotto puoi vedere e sentire il suo racconto

30/04/2022

L’impatto della guerra sui bambini

Tra le tante iniziative messe in campo da Antoniano a supporto dell’emergenza Ucraina, il Centro Terapeutico di Antoniano – che dal 1981 si occupa di percorsi di riabilitazione, benessere e prevenzione per i bambini in età evolutiva – ha organizzato a Bologna una giornata “a porte aperte” per le famiglie e i bambini ucraini arrivati in questi mesi  con visite specialistiche riabilitative multiprofessionali. Per agevolare la comunicazione con i bambini e le mamme, i medici e gli operatori del Centro Terapeutico hanno realizzato delle tabelle di comunicazione in simboli e italiano-ucraino, utili per superare le barriere linguistiche e instaurare un dialogo diretto durante le visite.

Questa è la tabella dei simboli in italiano e ucraino utilizzata per agevolare la comunicazione con i beneficiari della giornata

Lo staff medico e Natalia, un’educatrice Ucraina

Lo staff medico è stato aiutato anche da Natalia, una ragazza ucraina fuggita dalla guerra che prima del conflitto lavorava a Leopoli come educatrice. Leggi la sua storia e di come è arrivata in Italia direttamente QUI

Annarosa Colonna, neuropsichiatra infantile, ci racconta

«Cefalea, difficoltà di sonno e mancanza di concentrazione sono i sintomi ricorrenti che abbiamo riscontrato nei bambini visitati e si tratta delle conseguenze del continuo stato di allerta cui sono sottoposti questi bambini da quando è iniziata la guerra» parole di Annarosa, neuropsichiatra infantile. Una mamma che è scappata con i due figli, lasciando il marito in Ucraina a combattere – continua Annarosa – mi ha spiegato che il figlio, in età scolare, è sempre collegato al cellulare per sapere quando scattano gli allarmi e se ci sono incursioni aeree. Il bambino corre sempre da lei non appena riceve la comunicazione e così anche lei è sempre in allerta: è come se ci fosse un filo continuo tra loro e la guerra che hanno lasciato che non gli permette mai di sentirsi al sicuro e ritrovare energie rinnovate per affrontare la quotidianità. Durante la visita, il bambino reagiva con comportamenti istintuali di fuga anche in risposta a semplici rumori ambientali (si alzava in piedi di scatto sentendo una porta aprirsi)».

Operazione Pane

Rosina, mentre visita uno dei piccoli bimbi ucraini presso il Centro Terapeutico di Antoniano durante l’evento del 30 aprile

Dopo questa giornata di visite, l’Antoniano si è adoperato per attivare dei laboratori per i bambini ucraini pensati proprio per aiutarli a superare il trauma. Tra questi, un laboratorio di arteterapia che permetta di mettere l’aspetto emotivo in uno spazio grafico, materico.

Grazie a te Antoniano riesce ad accogliere ed aiutare chi ha bisogno, chi fugge dalla guerra.

Gli aggiornamenti di Operazione Pane

17/04/2022

In occasione della Santa Pasqua, fra Etjen con alcuni volontari sono partiti alla volta di Bordighera per consegnare le uova di Pasqua ai bambini ucraini accolti presso il convento di Terrasanta.

Finalmente un momento di festa per le famiglie scappate dalla guerra. Se tutto questo è possibile, se sui volti delle persone in difficoltà torna il sorriso è solo grazie a te

Bordighera

Fra Etjen insieme alle famiglie ucraine accolte nel convento di Bordighera. Che bello vedere tutti felici!

31/03/2022

Bordighera

La situazione a Bordighera al momento è serena. Sono arrivate già tante famiglie. Stanno accogliendo 42 persone: dieci presso il convento di Terrasanta a Bordighera Marina e 32 a Montenero.

Sono soprattutto mamme con bambini. Tra questi c’è una mamma al quinto mese di gravidanza in attesa della nascita della sua bambina. Si è creato un ambiente molto bello, sereno. I frati provano ad essere sempre presenti, a non lasciarle mai sole ad affrontare questa situazione così difficile, ma loro pur vivendo un momento complesso vogliono mantenere la loro routine quotidiana. Quindi si sono organizzate autonomamente. Cucinano, lavano i panni, fanno tutto da sole.

La generosità delle persone

Le persone stanno dimostrando di essere molto generose. Hanno donato moltissimi vestiti e ora i volontari stanno facendo un lavoro enorme dividendo tutto sulla base del sesso e dell’età. Hanno organizzato diverse attività per coinvolgere queste persone nella vita della comunità. Ad esempio organizzano delle passeggiate e delle visite nei paesi vicini. La speranza è che riescano a dimenticare quello che sta succedendo, anche se è difficile. Giorni fa, quando è stata bombardata una fabbrica vicino l’aeroporto di Leopoli, una signora era in lacrime perché il marito e i due figli vivono proprio lì ed è molto preoccupata. I frati provano a fare del loro meglio e stanno ricevendo un grande aiuto dai parrocchiani ma anche da persone da tutta Italia.

Konotop:

Konotop attualmente è completamente circondata, non si può più entrare né uscire. I frati stanno provando ad aiutare le persone in tutti i modi possibili. Pavlo Hončaruk, vescovo ordinario di Kharkiv ha raccontato che alcuni sacerdoti sono riusciti a scappare insieme ai fedeli dalle città che attualmente sono in possesso o sono circondate dai militari russi e ha ringraziato i frati di Konotop che hanno aperto le porte dei sotterranei della chiesa per accogliere tutte le persone che potevano.

Una città circondata

Fr. Romuald e gli altri frati a Konotop stanno ospitando circa 30 persone, tutte mamme con bambini, e danno loro da mangiare. Inoltre, sulla base delle segnalazioni che arrivano portano da mangiare e aiutano come possono le persone anziane che sono impossibilitate a muoversi. A volte sistemano per loro le finestre o le porte, fanno tutto ciò che occorre. Per quanto riguarda gli aiuti umanitari, nessuno può entrare o uscire da Konotop perché è circondata dai militari russi, quindi è impossibile portare viveri e medicinali.

Qui e nelle altre città circondate le persone vivono ancora di ciò che avevano messo da parte. C’è ancora la possibilità di comprare qualcosa nei negozi e nei supermercati ma solo ciò che è rimasto. I frati di Bordighera inviano ogni 10 o 15 giorni ai frati di Konotop dei soldi per acquistare i beni necessari per le persone accolte nei sotterranei e per dare un aiuto alle famiglie povere e agli anziani che non riescono a spostarsi. C’è infatti la possibilità di prelevare al bancomat perché l’elettricità e la rete internet ci sono ancora.

Bologna

Al momento, stiamo accogliendo in una delle case di Antoniano tre mamme con i loro bambini (in totale 6 bambini). Nelle prossime settimane partirà l’accoglienza di circa 10 persone (indicativamente 4 mamme con 2/3 figli a testa).

28/03/2022

Il viaggio di Antoniano in Ucraina: la testimonianza di fr. Etjen

Partiti il 25 marzo e tornati il 27, fra Etjen insieme ad alcuni volontari sono arrivati nel convento francescano di San Giuseppe delle suore Benedettine a Leopoli dove hanno lasciato beni di prima necessità come pannolini, medicine e cibo a lunga conservazione per le famiglie in fuga dalla guerra. Puoi leggere la testimonianza di fr. Etjen e guardare le fotografie del viaggio cliccando qui.

Operazione Pane

Fr. Etjen mentre scarica in Ucraina il pullmino di Antoniano pieno di beni di prima necessità per le famiglie in fuga dalla guerra.

11/03/2022

Ecco qui per te un video di fra Romuald direttamente da Konotop in cui racconta cosa sta succedendo in Ucraina in questi giorni

https://youtu.be/eSDhab7b5oI

07/03/2022

Oggi nel convento di Bordighera sono arrivate le prime famiglie, 4 mamme e 6 bambini. I bambini hanno dai 7 ai 10 anni, uno ne ha 16. Fra Faustino, frate ucraino del convento di Bordighera, racconta il loro viaggio: “Arrivano da Odessa: il 24 febbraio si sono svegliati con il rumore e i lampi delle bombe, perché vivono proprio vicino l’aeroporto che è stato tra i primi obiettivi colpiti.

Una situazione sempre più pericolosa

I primi giorni si sono nascosti nei sotterranei delle case e delle strutture, ma la situazione stava diventando sempre più complessa e pericolosa, quindi hanno deciso di scappare. In 27 ore hanno percorso 80 km a piedi: fortunatamente lungo la strada hanno trovato delle persone generose che davano loro acqua e cibo. Arrivati al confine con la Moldavia hanno preso un’automobile con cui hanno guidato fi no a Bordighera. Hanno con loro qualche bagaglio, qualche ricordo di Odessa. Sono partiti anche con i due gattini e il cagnolino che avevano in Ucraina.

Sono arrivati sfiniti: mi sono dimenticato di dire loro che qui vicino passa la ferrovia, appena hanno sentito il rumore del treno si sono presi paura. Sono molto riconoscenti per averli accolti e starci prendendo cura di loro”.

Faustino

Fra Faustino, da Bordighera, in Liguria con Alona e Violeta, due mamme ucraine appena accolte insieme alle loro figlie.